Buongiorno lettori,

La storia che ci propone Giada in ” Sincronia Colpevole ” è una storia davvero singolare.

Dopo qualche giorno dalla lettura di questo libro mi sono posta delle domande sul comportamento dei personaggi, siamo in grado di ascoltare le persone che ci circondano anche se non parlano? Io penso di no.

Titolo: Sincronia Colpevole

Autore: Giada Strapparava

Editore: SensoInverso Edizioni

Prezzo ebook: € 3.99

Prezzo cartaceo: € 13.00

Genere: Drammatico (dramma psicologico)

Numero di pagine: 115

Trama: Molte volte viviamo la vita ignari del fatto che, dall’altra parte del mondo nello stesso istante, un’ altra persona possa vivere le medesime sensazioni. Non c’è però bisogno di andare molto distante per trovare due persone accomunate dallo stesso tipo di guerra interiore, basta attraversare un paio di vie in una grande città come San Francisco ed ecco un uomo di nome Daniel Rivera, che ha perso tutto nella vita: la moglie Gilda e il figlio Tommy. Oppresso del peso del dolore e di infondati sensi di colpa, decide di punirsi per il resto dei suoi giorni vivendo per strada. Poco distante, in un’umile casetta Connor Sullivan, dieci anni, fa i conti con una realtà ben diversa da quella dei suoi coetanei. Le sfaccettature che il destino gli ha riservato hanno fatto di quel bambino un involucro di dolore, rabbia e ingenua speranza, trascinandolo in una sofferenza
troppo grande per il suo piccolo cuore. Due sconosciuti, uniti da eventi tragici e drammatici, sullo
sfondo di una contemporanea San Francisco, si troveranno per caso a condividere la stessa sincronia, un abisso, lo stesso desiderio di espiazione. Sincronia colpevole è un viaggio introspettivo. È il tempismo perfetto di tante vite imperfette. È il senso del tempo che scorre ma che in realtà non esiste. È la colpa di aver scelto chi essere e la sensazione di sentirsela pesante addosso. È la macchia nera interiore che ci si porta dentro, stando a galla nella propria vita come meglio si può, senza mai provare a nuotare davvero. È l’errore commesso, la verità che costantemente abbiamo sotto gli occhi ma che non vediamo.

Recensione

In questo libro vengono raccontate due storie parallele, quella di Daniel un uomo che nella vita aveva tutto quello che si potesse desiderare ma in breve tempo ha perso tutto. Poi abbiamo il piccolo  Connor, dieci anni, che ne dimostra molti di più.

Cosa hanno in comune? Sono dei sopravvissuti, a cosa? Alla vita.

Cominciamo da Connor che è un bambino molto sveglio, troppo indipendente per la sua età, eppure non può fare diversamente, la mamma, Anna, lavora di notte e lui deve aggiustarsi.
Da quando il suo papà non c’è più la mamma frequenta una persona che a lui non piace ed è proprio per lui che scappa di casa.

Daniel è un senzatetto, vive alla giornata e si aggiusta come può. Tutti lo guardano con faccia schifata e cercano di stargli lontano ma nessun sa davvero chi è Daniel. Ha perso tutto quello che amava in breve tempo e non si è mai perdonato di questa cosa.

Ho avuto modo, dopo la lettura, di parlare con l’autrice, mi ha fatto capire che molto spesso situazioni come quella di Daniel e di Connor esistono e sappiamo bene della loro esistenza, ma semplicemente le si ignora. Non siamo in grado di capire il valore della vita fino a quando non ci succede  qualcosa che ci apre gli occhi.

In questo libro la persona che cambierà più di tutti è Anna che acquisterà una consapevolezza diversa della vita e, a differenza di Daniel, lei sarà capace di perdonarsi gli errori passati e dare a suo figlio Connor una vita più felice.

Quando ho chiesto a Giada come mai avesse deciso di scrivere una storia così cruda eppure così vera, lei mi ha semplicemente risposto che ne sentiva l’esigenza. E’ un tema difficile da affrontare e ancora di più saperlo raccontare, attraverso questo libro  Giada ha saputo dare una voce a chi non ha la possibilità di farlo.  Connor e Daniel rappresentano un mondo difficile che spesso ignoriamo o cerchiamo di ignorare, ma ci fanno capire quanto possiamo essere fortunati noi nonostante i piccoli problemi quotidiani.

Nonostante il tema difficile il libro si legge molto bene, una scrittura fluida e pulita che vi incollerà alle pagine fino alla fine.

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