Tatiana e Alexander di Paullina Simons
Ciao a tutti e bentornati!
Tra un esame e del lavoro da sbrigare ultimamente ho davvero pochissimo tempo da dedicare ai libri. 😣
Ma non perdiamoci d’animo perché oggi voglio parlarvi del secondo libro del cavaliere di inverno ovvero Tatiana e Alexander
Autore: Paullina Simons
Edizione: Rizzoli
Prezzo cartaceo: 11.00€
Prezzo ebook: 6.99€
Genere: Letteratura internazionale
Trama: Né la guerra né i 900 giorni dell’assedio di Leningrado sono riusciti a distruggere il grande amore tra Tatiana e Alexander. Ora lei si ritrova sola in America con Anthony, il loro bambino appena nato: le hanno detto che Alexander è morto, ma nel profondo sente che non può averla abbandonata per sempre. Infatti il giovane ufficiale è vivo, anche se nella disperata condizione del prigioniero: caduto nelle mani della famigerata polizia di Stalin, sopravvive tra orribili sofferenze e torture nell’attesa di essere giustiziato come traditore e spia.
Eppure Alexander non ha perso la speranza, perché sa che da qualche parte, in America, Tatiana e il figlio che non ha mai conosciuto lo stanno aspettando. Così Tatiana e Alexander continuano a vivere l’una all’insaputa dell’altro, divisi da un oceano, aggrappati al ricordo del loro amore che è riuscito a sconfiggere l’inverno russo e la fame, a sfuggire alle bombe della guerra. E che non può finire.
ATTENZIONE SE NON AVETE LETTO IL CAVALIERE D’INVERNO IN QUESTA RECENSIONE CI SONO MOLTISSIMI SPOILER.
Recensione: Dunque, avevamo lasciato i nostri due protagonisti in una situazione tutt’altro che da lieto fine. La nostra Tatiana è approdata sulle coste di Ellis Island, in America, con una piccola creatura, suo figlio. Grazie alla nascita del bambino in suolo Americano, Tatiana non potrà essere rispedita al suo paese. Ricoverata sull’isola Tatiana farà la conoscenza di due persone che la aiuteranno a condurre la sua nuova vita, Vikki una ragazza con cui stringerà una forte amicizia e il medico Edward.
Dall’altra parte del mondo troviamo un Alexander alle prese con un vita tutt’altro che semplice, dove subisce diverse torture per smentire le voci che lui sia l’americano Alexander Barrington. Verrà assolto e mandato a combattere in battaglione penale.
Questo libro si svolge attraverso 3 punti di vista diversi. Innanzitutto il presente di Tatiana e quindi la nuova vita che affronta in America. Dove inizia a lavorare come infermiera proprio ad Ellis Island.
Il secondo punto di vista è attraverso il giovane Alexander, dove viene spiegato come il ragazzo sia arrivato in Unione Sovietica insieme ai genitori e di come il suo cognome sia passato da Barrington a Belov.
Il terzo punto di vista, ma non meno importante, è il presente di Alexander, prigioniero della polizia di Stalin dove per sopravvivere si aggrappa con tutte le forze ai ricordi della dolce Tatiana.
Ed è proprio attraverso questi ricordi che ci ritroviamo ancora una volta nella parte più bella del Cavaliere d’ inverno, a Luga, durante la luna di miele dei due protagonisti. Questi pensieri aiutano Alexander a sopravvivere alle torture e alla guerra contro i tedeschi al fronte.
Da parte di Tatiana troviamo una ragazza provata, crede di aver perso il marito per sempre, ma non riesce a darsene pace. Un giorno però trova un indizio e capisce che Alexander è ancora vivo, decidendo così di arruolarsi nella Croce Rossa e andare a cercare suo marito.
Che dire, con questo libro ho dei sentimenti contrastanti: sono comunque dell’idea che il primo libro sia 10 volte migliore.
Ci sono alcune parti che ho trovato un po’ noiose come per esempio alcuni dialoghi che, a mio parere, anche senza, la storia non perdeva niente. Dall’altra parte ho amato la tenacia con cui i due protagonisti lottano per la propria vita, aggrappandosi alla speranza di rivedersi un giorno.
Nonostante questo però ho amato il modo in cui Tatiana e Alexander non si siano dati per vinti, non abbiano mai perso le speranze anche quando sembrava tutto finito. A differenza del libro precedente ho pianto solamente due volte! Una si trova all’interno del libro mentre l’altra è l’epilogo originale pensato perché questo libro doveva essere l’ultimo.
Mi spiego meglio: le prime lacrime sono scese alla fine, all’ultima riga del libro. Poi facendo delle ricerche ho scoperto che questo libro conteneva un epilogo che poi è stato rimosso, come potete immaginare la fine di questa storia non poteva non avere una fine perfetto. Scappati da una guerra atroce, dove hanno perso tutto, per loro è arrivo finalmente il momento di godersi la vita insieme in una casa con il proprio figlio. Ed è proprio qui che ho pianto quando il bambino vede Alexander per la prima volta e gli dice: < Sei papà> ero in un fiume di lacrime!
E voi cosa ne pensate?
Anche voi avete pianto come delle fontane senza ritegno?
Fatemi sapere vi abbraccio <3
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