Stigma di Erin Doom

Io non ho mai compreso il perché di questi libri così tossici.

Oggi vorrei parlarvi di ” Stigma ” di Erin Doom, un libro tanto chiacchierato sul BookTok che ci sono cascata pure io e ho deciso di leggerlo.

Titolo: Stigma

Autore: Erin Doom

Edizione: Magazzini Salani

Prezzo ebook: € 11.99

Prezzo cartaceo: €19.90

Genere: Romance, hate to lovers

Data di uscita: 16/05/2023

Numero di pagine: 528

Trama:  La protagonista di questa storia non crede più nei miracoli. Troppe volte la vita l’ha masticata e risputata, illudendola che un futuro scintillante fosse in serbo per lei. Da sola e senza mezzi, Mireya decide di trasferirsi a Philadelphia in cerca di fortuna. Con sé ha soltanto una vecchia valigia, intorno l’inverno gelido di una città sconosciuta. Il suo personale miracolo sembra compiersi quando si imbatte in un’insegna al neon che si staglia nel buio della notte. Eccentrico e sfarzoso, il club Milagro’s è un luogo capace di affascinare chiunque ne varchi la soglia, Mireya compresa. Con l’ostinazione di chi non ha niente da perdere, la ragazza riesce a farsi assumere come barista. Il Milagro’s, però, è più di un locale esclusivo. Dietro le sue porte chiuse, oltre i lustrini e le luci di scena, si intrecciano destini e sussurrano segreti. I più oscuri si condensano tutti nel viso aspro e incantevole di Andras, il capo della sicurezza. Fra Mireya e Andras è odio a prima vista. Entrambi portano sulla pelle gli stessi segni, hanno addosso il marchio di chi ha dovuto imparare a lottare per sopravvivere. Eppure i due continuano a imbattersi l’uno nell’altra, come attirati da una forza misteriosa che non sanno né possono contrastare, stretti da un filo dorato più forte di un destino.

Recensione

Partiamo dalla mia valutazione complessiva, due stelle. Ma perché? Se vi dicessi che mi ha fatto totalmente schifo mentirei.

Le cose positive sono due: il libro per qualche ragione a me ignota è riuscito a farsi leggere in breve tempo e il secondo motivo, che giustifica il primo, la scrittura è sicuramente migliorata rispetto ai libri già pubblicati, si vede che qualcuno qui ha fatto un po’ editing.

Di questo libro salverei pochi capitoli essenziali, i primi due/ tre per l’introduzione alla storia, due capitoli centrali per lo sviluppo e il capitolo finale. Stigma è il primo libro di una trilogia, e la domanda dopo aver letto questo libro è: ma cosa ci devi ancora raccontare? Le serate della protagonista?

Mireya, la protagonista di questo libro, arriva a Philadelphia in cerca di lavoro. Si capisce subito che è una ragazza tormentata con un passato difficile e delle evidenti difficoltà a stare con gli arlti se non per sputare insulti.

Il protagonista maschile Andras è il tipico uomo asociale, pieno di mistero, con un passato sconosciuto a tutti, arrogante. Praticamente lo stesso personaggio in tutti i suoi libri.

I due si incontrano nel locale in cui Andras lavoro come buttafuori e lei è in prova al bancone del bar. L’odio tra i due è immediato, sembrano fare a gara chi sputa più veleno.

Mireya, 19 anni, non è capace a farsi i fatti suoi, ogni scusa è buona per infilarsi in qualche casino, ficcare il naso in problemi che non la riguardano e se qualcuno le fa notare di non immischiarsi pianta in broncio si ritira in un angolo come un cane bastonano con l’odio negli occhi. Dovrebbe essere una protagonista fragile con un carattere forte, in realtà la mia percezione è stata principalmente di una ragazzina capricciosa, arrogante, costretta a sopravvivere dopo aver passato un brutto periodo. Non fa comunque nulla per essere un pochino amata dai suoi colleghi, risponde male, odia tutti a prescindere.
Non è sicuramente la classica protagonista da cui prendere esempio.

Non è un libro che consiglierei a delle ragazzine, la “relazione” tra Andras e Mireya è così tossica che per un attimo mi è salita l’angoscia. Ma voi vivreste mai con uno/una che ogni tre per due vi dice che vi odia, che non vuole vedervi che dovete sparire per sempre? Vi sembra normale provare dei sentimenti per una persona arrogante e sputa sentenze? E non parlo di lui o di lei ma di entrambi, perché tutti e due sono così.

Ma poi soffermiamoci un attimo su Andras, è uno di quei personaggi così inutili che anche se non ci fosse il libro avrebbe comunque lo stesso senso che ha adesso.

Non so se darò una terza possibilità all’autrice, è evidente che le sue storie non fanno proprio per me.

Voi cosa ne pensate? So che a molti e piaciuto.

Fatemi sapere.

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