Ciao lettori,

oggi vi porto una recensione un po’ diversa, vi parlo nel complesso di una trilogia che qui non vi avevo ancora portato.
” Enchanted Gods ” è la trilogia di K.K. Allen, portata in Italia da Triskell Edizioni.

Trama: Katrina Summer ha sempre saputo di essere diversa. Il suo carattere impetuoso sembra metterla nei guai in continuazione e per questo viene emarginata dai suoi compagni. Costretta ad andare a vivere
nella piccola cittadina costiera di Apollo Beach dai soli parenti che le restano dopo una terribile
tragedia, Katrina inizia a contare i giorni che la separano dal suo diciottesimo compleanno.
Solo allora sarà finalmente libera.
Le leggende sui suoi antenati dell’antica Grecia portano alla luce i segreti della famiglia, segreti che sua
madre le aveva volutamente celato. Katrina trova il suo unico conforto in Alec Stone, il bel ragazzo
della porta accanto che con il suo sorriso tremendamente affascinante, il corteggiamento costante e un
amore nato dalle fiamme dell’amicizia, sembra poterle offrire la via di fuga di cui lei tanto ha bisogno.
Se solo non fosse maledetta.
Potenti forze minacciano i cittadini di Apollo Beach e Katrina non può sfuggire all’evocativo mondo
dell’incanto mitologico e alle oscure profezie in agguato dietro l’angolo.

Libri della stessa autrice: 
– Cursed
– Fated
– Taken

Recensione

Vorrei parlarvi un po’ in generale della trilogia e in particolare del primo libro e poi passare ai seguiti cercando di non fare troppi spoiler.

Katrina arriva a casa della nonna, Rose, dopo la perdita di sua mamma. Non sa nulla della signora che la sta ospitando e non le va a genio che le tenga nascoste delle cose. L’isola ha qualcosa di misterioso e la nostra protagonista si chiede come mai il posto porti proprio il suo cognome, Summer.

All’inizio Kat non mi piace, non sono riuscita ad empatizzare con lei, troppo impulsiva e in certi momenti mi chiedevo se non fosse stupida. L’incontro con Jon la rende ossessiva.

A livello di trama però il libro è interessante, abbiamo la magia, un accenno agli Dei greci e questa cosa mi è piaciuta molto.

Il finale rimane sospeso ed è per questo motivo che ho deciso di leggere il secondo libro che non mi era piaciuto come il primo.
In questo secondo volume c’è un miglioramento, sicuramente è molto più consapevole di quello che deve affrontare e anche molto meno impulsiva, cosa che ho apprezzato molto.
Mi è un po’ scaduta la nonna, posso comprendere le sue ragioni di tenere Katrina all’oscuro di alcune cose ma non è giusto darle grandi responsabilità senza spiegarle cosa sta succedendo.
Personaggio a cui non avrei attribuito nemmeno mezza stella è Jon, che invece mi ha fatto ricredere molto e devo dire, sono rimasta particolarmente colpita.
Lo sviluppo dello storia mi ha lasciato perplessa, mi aspettavo decisamente più azione e molte più risposte. Certo non è stato un libro totalmente inutile ma le cose fondamentali potevano essere divise tra il primo e il terzo libro.
Anche qui troviamo tanti riferimenti alla mitologia greca che credo sia la cosa che più ho apprezzato in questa saga fino ad ora.
Peccato per i capitoli vuoti che non mi hanno trasmesso nulla. Sviluppo prevedibile fin da subito però il finale è ok, non mi ha granché sorpresa ma devo dare atto all’autrice che questo finale sospeso mi ha invogliato comunque a proseguire la lettura del terzo ed ultimo capitolo.

Il terzo volume è quello che mi è piaciuto di più. Abbiamo lasciato Kat con tanti dubbi e la paura di non riuscire a sconfiggere Erebo. Gli amici e la famiglia saranno per lei molto importanti e solo grazie a loro che il compito che la aspetta sarà più facile.
In questo libro in tema amicizia è molto più forte rispetto agli altri.
Non sarà semplice per Kat affrontare anche il ritorno di una persona scomparsa ma posso dire che nonostante tutto lei affronta la cosa con molta più maturità.
Tutta la storia è sicuramente ben scritta e il finale è perfetto, pulito senza troppi giri strani o forzature.

Quindi nel complesso vale la pena leggerlo? SI! Ma soprattutto questo terzo volume che è quello, secondo me è scritto meglio. Sembra veramente che l’autrice abbiamo fatto un salto di crescita esattamente come la protagonista.

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